Come per i pittori, che scelgono tra tantissime basi per i loro lavori, tra tele, legno e muri, anche quando si va a stampare qualsiasi progetto, è proprio in base a quest’ultimo che bisogna scegliere un supporto adeguato. Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera, e nella stampa niente è mai stato più veritiero: un progetto stampato su una carta inadatta rischia di non essere valorizzato e di perdere tutta la sua funzionalità comunicativa.
Proprio perché esistono moltissime varietà di carte per la stampa tra cui scegliere, in questo articolo troverai le differenze tra le principali tipologie e consigli pratici su come e quando utilizzarle.
La grammatura della carta
Il primo aspetto da esaminare quando si parla di carta per la stampa è la sua grammatura, ovvero il peso di un foglio di carta di un metro quadro di superficie. I grammi per metro quadro per cui una tipologia di carta si differenzia da un’altra sono fondamentali perché conferiscono a questa una consistenza al tatto diversa, nonché minore trasparenza, con una grammatura alta, o maggiore, con una grammatura inferiore.
La grammatura va comunque distinta dallo spessore della carta, che varia in base al tipo di lavorazione, che conferisce ai fogli una densità diversa, alla quantità di fibra di legno presente, che più è elevata e più aumenta lo spessore. Da questo potrai intuire che due fogli con la stessa grammatura possono avere uno spessore differente.
Conoscere la grammatura della carta è molto importante perché influenza il risultato finale della stampa, e ogni prodotto ha una grammatura consigliata, che si adatta in modo migliore al suo utilizzo. Ad esempio, nel caso di stampa fronte-retro, come per una rivista, se la grammatura della carta utilizzata è troppo bassa, rischierai che le scritte e le fotografie stampate sul retro si vedano anche sul fronte, perché la carta sarà piuttosto trasparente. Al contrario, per le classiche fotocopie è sufficiente una carta con grammatura bassa, perché si tratta di un lavoro senza molte pretese.
Diverse tipologie di carta per stampa digitale
I tipi di carta presenti in commercio, sui quali stampare in digitale tutti i tuoi progetti, sono davvero tantissimi. Ma ecco i più comuni e conosciuti:
- Carta uso mano: si tratta di carte naturali, morbide e porose, che quindi assorbono molto bene l’inchiostro. Nascono per stampare i testi, per cui sono ideali in caso di libri, manuali, blocchi, ma comunque è una carta evergreen che va sempre bene per la stampa. La grammatura della uso mano va dai 60 ai 350 gr.
- Carta patinata lucida: come si evince, questa carta si ottiene stendendo una patina, che ne dà il nome, sul foglio di carta naturale, per conferire lucentezza alle stampe. E’ perfetta per stampare colori e disegni, proprio perché la patinatura conferirà loro maggiore luminosità e anche i dettagli e le ombre saranno più evidenti. Il fatto che sia lucida rende i prodotti stampati con questa carta molto eleganti e sofisticati, anche se può esserci uno spiacevole inconveniente: sotto fonti dirette di luce, testi stampati su carta patinata lucida possono diventare difficili da leggere.
- Carta patinata opaca: la grammatura solitamente va da 90 gr a 350 gr e nasce come la carta patinata lucida, ma non viene compressa. In questo modo la patinatura sarà molto più evidente che nel caso della variante lucida e le immagini risulteranno molto vivide. E’ molto adatta a stampare immagini di cui si vuole rendere bene l’idea attraverso la fotografia.
- Carta ecologia: si tratta di fogli ottenuti con legno proveniente solo da foreste certificate dal FSC, ossia un sistema di certificazione forestale, che assicura che questa carta è stata fabbricata con legno proveniente solo da foreste in cui vengono mantenuti standard ambientali e di tutela elevati.
- Carta vergata: questa tipologia è molto utilizzata per copertine, biglietti da visita e inviti, o nel caso si necessiti di grammature alte.
- Carta goffrata: anche questa è piuttosto spessa ed ideale per le copertine. La particolarità della carta goffrata è che presenta un disegno decorativo a rilievo impresso in tutto il foglio.
Come evidenziato all’inizio di questo articolo, il tipo di carta da utilizzare dipende dal lavoro che si deve stampare e da quale risultato finale si vuole ottenere. Ogni tipologia di carta ha degli ambiti di destinazione ideali, ma tutto dipende molto anche dal gusto personale. I biglietti da visita ad esempio, ad alcuni piacciono opachi, ad altri lucidi, ad altri ancora stampati su carte più pesanti e lavorate come quella goffrata. L’importante è che il risultato finale sia ben leggibile e che, nel caso si vadano a stampare colori o disegni, si scelga una carta che li evidenzi bene, ma per il resto: ad ognuno la sua tipologia di carta preferita.